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La mia avventura come fotografo di musica parte da lontano come la mia passione per la musica: in particolare il jazz e le immagini ad essa collegate. Ricordo che già nei primi anni 90 ascoltavo i cd della rivista Musica Jazz ed ero catturato dai ritratti dei musicisti sul palco. Il mio essere musicista (nella mia vita ho suonato sassofono, clarinetto e batteria) mi spinse anche a recarmi ad Umbria Jazz per vivere da vicino i musicisti, i concerti e le emozioni del festival. Tutte le volte che suonavo in pubblico, e venivo fotografato, mi interrogavo sulle emozioni e le sensazioni che provavo in quei momenti e sulla possibilità di vedere quelle stesse emozioni “congelate” in quelle immagini. Il regalo di una reflex fece partire la mia avventura come fotografo ed il corso di fotografia musicale, organizzato dalla rivista JAZZIT, fece cominciare tutto, esattamente 10 anni fa.
La frase che ha sempre contraddistinto il mio lavoro è: “la fotografia può congelare la musica?”. Una domanda che mi pongo sempre ad ogni concerto. Nelle mie immagini cerco sempre di cristallizzare l’istante, bloccare in uno scatto l’espressione del “momento musicale”. Per me il jazz è la musica più adatta a questa ricerca ed è una musica che si base sull’espressione, sull’emozione, sull’improvvisazione, sull’interplay. Il maggio scorso, grazie ad un amico,  ho scoperto FUJI e tutto è cambiato. Da allora i concerti li seguo solamente “mirrorless”, la qualità è altissima e professionale e dopo un primo approccio, sia dal punto di vista di chi scatta, che di chi guarda, non si notano differenze. Inoltre, la scoperta del mondo FUJI mi ha fatto ritrovare l’emozione e l’interplay di fotografare, di avvicinarmi al jazz in modo nuovo, per cui mi sono detto: “voglio andare ad Umbria Jazz con FUJI”. Probabilmente sarò il primo fotografo in Italia a seguire un festival di questo calibro totalmente mirrorless, progetto ardito questo, supportato anche da FUJIFILM Italia, che per l’occasione mi doterà del 50-140 2.8 che testerò in tutte le location del festival umbro. La mia borsa fotografica sarà completata da due corpi macchina: XE-2, XT-1, obiettivi 18-55 e 35. Grazie al mini-iPad potrò postare su questo blog e sulle mie pagine social gli scatti che, momento per momento, realizzerò nei giorni del Festival.
Una bella avventura! Vi aspetto con le mie immagini.

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